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Riqualificare in Ticino: 7 punti chiave

La riqualificazione immobiliare è un tema sempre più centrale e discusso, soprattutto in Ticino, dove il parco immobiliare presenta sfide legate alla vetustà degli edifici e alla loro performance energetica. Con esigenze abitative e aspettative in costante evoluzione, questa tematica assume un’importanza cruciale per migliorare la qualità degli edifici, garantire la sostenibilità del mercato immobiliare e mantenere sana l’economia locale. Come professionista del settore immobiliare sono confrontato quotidianamente con questi aspetti, dalla manutenzione degli edifici all’ammodernamento del patrimonio immobiliare secondo gli standard più attuali. Nel testo che segue esplorerò sette punti chiave che evidenziano le criticità, ma soprattutto le opportunità e l’impatto positivo della riqualificazione sull’economia e sulla qualità della vita in Ticino.

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Architettura biofilica: un nuovo orizzonte per il Ticino 

Negli ultimi decenni, la crescente urbanizzazione e i cambiamenti climatici hanno reso evidente la necessità di ripensare il nostro rapporto con l’ambiente costruito. L’architettura biofilica, che integra elementi naturali negli spazi urbani, emerge come risposta innovativa e sostenibile. Ma come può essere applicata in Ticino, una regione già nota per la sua armonia tra natura e costruzioni?

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a cura di Mara Roccaforte, responsabile editoriale Edimen

In foto: Max Ciriaco, CEO di Domus Maxima

La storia di Domus Maxima è un esempio di come determinazione, competenza e una visione chiara possano trasformare un’idea in una realtà di successo. Fondata nel 2019 l’agenzia opera in tutto il Canton Ticino, distinguendosi per un approccio che combina professionalità, trasparenza e un forte orientamento al cliente. Alla guida di questa realtà troviamo Massimiliano Ciriaco, per tutti Max, che, insieme al socio Giovanni Stolz, ha saputo affrontare con coraggio la sfida di costruire un’attività da zero e portarla a livelli di eccellenza. Con alle spalle anni di esperienza come amministratore e fiduciario immobiliare certificato, Max ci racconta il percorso che ha portato alla nascita e alla crescita di Domus Maxima, offrendoci uno spaccato del mercato immobiliare ticinese e delle sue potenzialità.

Come è nata Domus Maxima? 

«L’idea di Domus Maxima è emersa in un momento complesso, sia a livello personale che professionale. Dopo anni di esperienza in una grande realtà immobiliare, alcuni clienti con cui avevo instaurato un rapporto di fiducia mi hanno spronato a intraprendere un percorso autonomo. È stato un cliente storico, seguito per oltre un decennio, a convincermi a non abbandonare il settore, offrendomi il sostegno morale necessario per trasformare una sfida in una concreta opportunità. Inizialmente abbiamo aperto un piccolo ufficio a Cassarate, ma la crescita costante, anche grazie all’ingresso del mio socio Giovanni Stolz, ha reso necessario il trasferimento in una sede più grande. L’espansione non si è fermata: nel 2022 abbiamo acquisito una storica agenzia immobiliare a Caslano, ampliando ulteriormente il portafoglio di immobili gestiti».

Quali sono i valori fondamentali che guidano Domus Maxima?

«Il nostro lavoro si basa su due pilastri principali: trasparenza e rapporto umano. Sin dall’inizio, abbiamo scelto di adottare un approccio sincero nei confronti dei clienti, riconoscendo i nostri limiti ma valorizzando al massimo le nostre competenze. La mia esperienza nel settore immobiliare, iniziata nel 1998, mi ha permesso di acquisire una visione completa: dalla gestione tecnica di un immobile al coordinamento con architetti, ingegneri e altri professionisti. Questo know-how, unito a una grande attenzione per l’aspetto relazionale, rappresenta un valore aggiunto per i nostri clienti». 

Qual è situazione attuale?

«Ad oggi gestiamo circa quaranta condomini e trenta immobili a reddito, un portafoglio di cui siamo estremamente fieri. Collaboriamo anche con partner consolidati per il facility management, garantendo un supporto a 360 gradi ai nostri clienti. Un elemento che ci distingue è la reperibilità: abbiamo implementato un sistema di assistenza che permette ai clienti di contattarci in qualsiasi momento per risolvere tempestivamente eventuali problemi»

Domus Maxima sembra puntare molto sulla qualità. Come gestite la selezione dei clienti e dei progetti?

«La qualità è una priorità assoluta, e per mantenerla abbiamo scelto di adottare una strategia selettiva. Il nostro motto è “Crescere sì, ma crescere bene”: non accettiamo ogni opportunità che si presenta, ma valutiamo attentamente ogni progetto per garantire che possiamo gestirlo al meglio». 

Quali sono le prospettive future per Domus Maxima?

«Guardiamo al futuro con ambizione e determinazione. Il nostro obiettivo è continuare a crescere, sia in termini di immobili gestiti che di personale. Siamo membri della SVIT, l’Associazione Svizzera dell’Economia Immobiliare, e operiamo principalmente in Ticino, ma il nostro respiro è internazionale. Abbiamo clienti provenienti dalla Svizzera interna, dalla Germania e da altri paesi europei, e non poniamo limiti al nostro sviluppo, purché sia guidato dai valori di trasparenza e professionalità che ci contraddistinguono».

Come valuta lo stato di salute del mercato immobiliare ticinese? «Il mercato immobiliare ticinese è dinamico e offre numerose opportunità, sia per chi opera nel settore che per gli investitori. Da un lato, vediamo una crescita nelle nuove costruzioni, dall’altro, le operazioni di riconversione e ristrutturazione rappresentano un’importante risposta alle esigenze moderne. La domanda è sostenuta e diversificata, e noi lavoriamo quotidianamente per aiutare i nostri clienti a cogliere le migliori opportunità». 

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