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Pittura: come rendere uniche le pareti di casa

Altri articoli

Architetture di montagna: visioni che cambiano

La storia del turismo e dell’industria alberghiera in Svizzera é direttamente correlata alla scoperta delle Alpi. Tra la seconda metà dell’Ottocento e le prime decadi del Novecento, fu proprio nelle Alpi svizzere che sorsero i primi alberghi ad alta quota.
St. Moritz nel 1928 fu sede dei Giochi Olimpici invernali, i primi si erano svolti nel 1924 a Chamonix. A questo periodo risalgono la nascita delle prime stazioni sciistiche, l’apertura dei grandi alberghi di cura invernali e l’invenzione degli impianti di risalita.
Nel fervore costruttivo che interessò le Alpi degli anni Trenta e Quaranta si inserisce la storia di Sestriere. Sulle montagne del Piemonte si diffondeva in quel periodo un nuovo sport inventato dai norvegesi e portato in Italia da Adolfo Kind e dai Fratelli Smith: lo sci. La borghesia torinese impazziva all’idea di sperimentare questo nuovo sport, compresa la famiglia del senatore Giovanni Agnelli, proprietario della Fiat. L’imprenditore conosceva bene quei luoghi che raggiungeva spesso dalla sua casa di Villar Perosa e decise di crearvi una stazione sciistica ex-novo. Incaricò quindi l’ingegner Bonadè-Bottino di progettare e costruire le prime funivie e due torri.
Da quel momento inizia la storia di Sestriere, praticamente una proprietà della famiglia Agnelli
che acquista i terreni a 40 centesimi al mq
e costituisce la Società anonima per azioni “Incremento turistico Sestriere”.
Le due torri, costruite la prima nel 1932 e la seconda nel 1933, sono un esempio di architettura razionalista e littoria.

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Dove vive la ricchezza

La Svizzera si conferma uno dei Paesi più ricchi al mondo in termini assoluti e relativi. Secondo l’UBS Global Wealth Report 2025, la ricchezza media per adulto nel Paese ha superato i 687’000 dollari. Inoltre, la Svizzera vanta una densità particolarmente elevata di milionari: circa 14 su 100 adulti hanno un patrimonio superiore al milione di dollari. I dati dell’Amministrazione Federale delle Contribuzioni (AFC) mostrano che poco più dello 0.5% dei contribuenti dichiara redditi superiori ai 500’000 franchi l’anno, mentre uno su mille supera il milione.
Tuttavia, questa ricchezza non è presente in tutto il territorio elvetico in modo uniforme. All’interno del Paese la concentrazione di contribuenti ad alto reddito e patrimonio varia fortemente da cantone a cantone e da comune a comune. Infatti, come emerge da uno studio commissionato dalla Brülhart Luxury Real Estate e presentato alla conferenza della geografia della ricchezza in Ticino lo scorso 24 settembre presso l’Hotel Splendide Royal Lugano insieme a FGP Swiss & Alps – Forbes Global Properties, Forbes Svizzera e Colombo Wealth SA, la presenza di contribuenti con redditi elevati si concentra principalmente nella Svizzera centrale – nei cantoni di Zugo, Svitto, Nidvaldo, Zurigo e Obvaldo – e nell’area del Lemano – nei cantoni di Ginevra e Vaud.

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Carta da parati Palm Dream realizzata da Trendart SA.

 

a cura di Redazione Living Ticino

PITTURA: COME RENDERE UNICHE LE PARETI DI CASA

Dalla carta da parati all’effetto marmo, i metodi più in voga per decorare le stanze della propria abitazione.

Rinnovare le pareti della propria abitazione può rivelarsi un’operazione tanto affascinante quanto appagante. Certo, fra l’ispirazione e la realizzazione ci sono dei passaggi importanti da compiere e l’aiuto dei professionisti del settore è decisamente prezioso in tal senso, ma il risultato finale può valere decisamente l’impresa. Come districarsi però fra le varie possibilità offerte a livello di pittura delle pareti? Vediamo insieme quali sono le tecniche più utilizzate e i dettagli artistici più in voga al momento, iniziando però da qualche prezioso consiglio preliminare.

IL RIFLESSO DELLA PROPRIA PERSONALITÀ

Esistono regole base dalle quali non si può prescindere quando si decide di rinnovare le pareti della propria casa. La prima è la selezione del colore o della gamma di colori, che al di là della tecnica che si andrà ad applicare deve riflettere da una parte la propria personalità e dall’altra lo stile che si vuole dare alle singole stanze. Per creare un’atmosfera serena e rilassata, dunque, sarà necessario ragionare su tonalità pastello e colori freddi, al contrario tonalità accese e cariche saranno utili a fare da cornice a un ambiente vivace. Una caratteristica, tra l’altro, non esclude l’altra: nella stessa casa possono coesistere sia un’anima riflessiva, come ad esempio una sala studio, sia una più giocosa e allegra, come la stanza dei propri figli. Chiaramente, mantenere una certa armonia è indispensabile per evitare eccessivi contrasti fra una stanza e l’altra, ma è possibile ad esempio pensare a un colore principale, alternandone le gradazioni a seconda delle proprie esigenze. Individuato lo stile che si vuole dare alla propria abitazione e, nello specifico, a ciascuna stanza, si può procedere dunque con la scelta della tecnica da utilizzare.

DIFFICOLTÀ MEDIO-BASSA: CARTA DA PARATI, QUADRI E FOTOGRAFIE

Chi l’ha detto che bisogna per forza dare una o più mani di vernice per donare colore e personalità alle pareti di una stanza? Da sempre la carta da parati si presta alla voglia di stile e al giorno d’oggi esistono un’infinità di motivi e design, di facile installazione, capaci tanto di creare pattern geometrici classici quanto di giocare con fantasia e disegni: molto utilizzata, ad esempio, è la carta da parati che richiama elementi naturali, in particolare piante e fiori, utili anche a creare continuità con vere piante da interni. Un’altra idea relativamente facile è quella di creare una vera e propria galleria d’arte in casa: che si tratti di quadri particolari o affascinanti ritratti, la loro disposizione può essere organizzata in maniera cromaticamente armonica, per dare alle stanze una personalità simile a quella che potrebbero creare tecniche di pittura più complesse o la già citata carta da parati. Un discorso simile può essere fatto con le fotografie e tra l’altro una possibilità non esclude l’altra: l’effetto galleria d’arte può risultare molto coinvolgente per se stessi e per gli ospiti.

DIFFICOLTÀ MEDIA: LE PARETI A CONTRASTO

Non è raro che si decida di utilizzare due colori in abbinamento per creare un certo dinamismo nel contesto della stanza, anche per legare la combinazione dei colori stessi all’arredo presente (o, facendo un percorso logico inverso, scegliere l’arredo proprio in base ai colori). Solitamente uno dei due colori in questione è il bianco, ma non è raro scegliere gradazioni diverse dello stesso colore. Per quanto riguarda la divisione in sé, quella più comune è quella orizzontale, ma non mancano soluzioni più audaci come quella verticale o quella obliqua. La linea di demarcazione non è casuale ma non deve nemmeno dividere necessariamente in due metà uguali la parete della stanza: in questo caso è importante capire a quale arredo debba abbinarsi il doppio colore, e agire di conseguenza. Una regola utilizzata nel 99% dei casi è quella di lasciare il colore più scuro sotto e quello più chiaro (o semplicemente il bianco) sopra, creando la linea di demarcazione all’altezza degli interruttori delle luci: molto, però, dipende dalla sensazione di movimento che si vuole dare all’ambiente, sia dal punto di vista della divisione in sé sia da quello dei colori. Parlando invece della divisione verticale e di quella diagonale, le linee di demarcazione devono adattarsi a specifici complementi d’arredo – si può creare, ad esempio, un “salotto nel salotto” dipingendo una particolare zona della stanza, come ad esempio un angolo, con un colore – oppure si può legare la divisione cromatica alla presenza di quadri, fotografie e scaffaletti da parete, come quelli che si utilizzano per le piante.

DIFFICOLTÀ MEDIO-ALTA: LA SPUGNATURA

Quella della spugnatura a parete è una tecnica che solo all’apparenza può risultare semplice, ma richiede una buona dose di pazienza per far sì che l’effetto risulti armonico alla vista e continuo nella sua… discontinuità. Il nome della tecnica dice molto: a donare il particolare effetto è infatti l’utilizzo di una spugna, che può essere sia sintetica (utile per una finitura più compatta) sia di origine naturale (ideale, invece, se si cerca un effetto un po’ più irregolare). Esistono due metodi di spugnatura, “a mettere” e “a togliere”: il primo prevede, dopo aver preparato la parete con un primo strato di colore, di impregnare di vernice la spugna, eliminare la pittura in eccesso passandola su uno strato di carta assorbente e tamponare la superficie, aggiungendo così il colore; il secondo metodo prevede invece di stendere direttamente sul muro la vernice con il rullo (o, se si preferisce, con la pennellessa) e di picchiettare con la spugna umida la parete, togliendo di fatto parte della vernice e donando un effetto anche più evidente.

DIFFICOLTÀ ALTA: IL FINTO MARMO

Molto complesso nella sua realizzazione ma di sicuro impatto è l’effetto finto marmo, che richiama per l’appunto la pietra naturale con le sue venature e i chiaroscuri tipici. Si tratta di una tecnica particolare realizzata con pitture apposite composte da resine speciali, con struttura filante e reticolata, che ricreano sulla parete proprio le striature marmoree. L’utilizzo di queste pitture richiede grande abilità da parte di chi va a dipingere la parete, visto che i passaggi necessari per realizzarla non vanno assolutamente sbagliati: il rischio è quello di creare un effetto visivo non armonico e dover, in sostanza, ricominciare tutto da capo. Prima ancora di dipingere, è necessario liberare la parete da possibili imperfezioni, anche dando una mano di stucco, per renderla liscia: si andrà poi a dare una prima mano di pittura effetto marmo, seguita da una seconda mano una volta che la verniciatura precedente si sarà asciugata. Dopodiché si aggiungerà il bianco, che simulerà le sfumature e le venature di dettaglio. Quest’operazione può essere fatta non solo sulla parete, ma anche su colonne o controsoffitti: il livello di difficoltà è alto – il nostro consiglio, se non siete particolarmente esperti, è di affidarvi a professionisti del settore – ma l’eleganza è garantita.

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