La corretta posizione di monitor, poltrona e tavolo sono elementi chiave per vivere al meglio nel proprio “ufficio personale”.
di Mara Roccaforte
direttore di TuttoCasa
Trascorriamo parte della nostra vita in casa ed è quindi importante avere un’aria interna salutare. Un modo semplice per farlo è attraverso alcuni tipi di piante: belle, colorate e che arredano la casa, dando anche un tocco esotico. Alla fine degli anni Ottanta la NASA ha realizzato uno studio, intitolato Clean Air (aria pulita), nel quale sono elencate le piante che sono maggiormente in grado di filtrare i composti chimici pericolosi per gli esseri umani.
Vediamo quali sono questi composti chimici dannosi.
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BENZENE | Utilizzato in diversi tipi di plastiche e resine, oltre che in lubrificanti, tinture, detergenti, colle e pesticidi; può causare vertigini, irritazioni agli occhi, aumento del ritmo cardiaco e confusione;
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FORMALDEIDE | Si trova nelle buste di carta e in alcuni tipi di tovaglioli e fibre sintetiche; può causare irritazioni al naso, alla bocca e alla gola, e in alcuni casi l’infiammazione di laringe e polmoni
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XILENE | Si trova nell’inchiostro, nella gomma, nella pelle e nel tabacco; può causare irritazione alla bocca e alla gola, mal di testa, problemi al cuore, al fegato e ai reni.
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TRICOETILENE | Si trova in inchiostri e vernici, oltre che negli adesivi; può causare sintomi come vertigini, mal di testa e nausea.
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AMMONIACA | Si trova nei detersivi lava-vetri e nelle cere per i pavimenti; può causare irritazione agli occhi, tosse e mal di gola.
L’ente spaziale americano ha svolto questa ricerca al fine di rendere il più puro possibile l’ambiente interno alle stazioni spaziali e ha identificato, così, le piante in grado di rimuovere particelle in sospensione dei componenti chimici sopra citati. Tutte le piante sono in grado, attraverso la fotosintesi clorofilliana, di assorbire anidride carbonica e di rilasciare ossigeno, ma molte di esse riescono anche a neutralizzare sostanze organiche volatili (VOC), spesso presenti nelle nostre abitazioni, grazie ad enzimi detti metilotrofi.
Le piante adatte a rimuovere naturalmente queste sostanze chimiche dannose per l’uomo sono le seguenti, indicate prima con il loro nome scientifico e poi con quello comune (quando presente).
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Chamaedorea seifrizii (palma di Bamboo) | Ha steli lunghi e nodosi, simili a quelli del bambù, che quando crescono formano fronde dense, con foglie dal verde scuro al grigio
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Aglaonema modestum | È molto diffusa nelle case non solo per la facilità di coltivazione, ma anche per la bellezza delle sue foglie.
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Chlorophytum comosoum (falangio) | Pianta molto apprezzata per il fogliame e per le sue scarse esigenze colturali.
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Nephrolepis obliterata (felce comune) | Pianta dall’infinita eleganza, che non si presenta con fiori grandi o colorati, ma esprime il concetto di bellezza attraverso una perfetta armonia di forme.
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Nephrolepis exaltata (felce di Boston) | Ha lunghe fronde ricurve, di consistenza leggermente cartacea e con i margini seghettati;
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Phoenix roebelenii (palma da datteri Nana) | È molto elegante, slanciata, a crescita molto lenta e di dimensioni piuttosto contenute; ideale quindi come pianta ornamentale anche per gli interni.
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Ficus Benjamino (fico beniamin) | Ha molti rami flessibili e fini, con foglie ovaliformi, verde scuro e lucide.
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Epipremnum aureum (potos) | È una pianta dal portamento rampicante, molto diffusa negli appartamenti; infatti è molto semplice da coltivare, dalla crescita rapida e dalla grande adattabilità.
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Anthurium andraeanum | Si presenta con le caratteristiche foglie cuoriformi, che, a seconda delle specie, possono avere particolarità, come la lunghezza (anche di 90 centimetri!) o il colore (verde intenso, intriso di venature bianche molto originali).
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Liriope spicata | È una piant erbacea, rizomatosa, sempreverde e con un fogliame molto particolare; infatti, ad attirare l’attenzione, sono proprio le foglie graminiformi.
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Rhapis excelsa | Presenta sottili fusti eretti, di colore scuro, che portano uno strato ruvido, costituito dai residui delle fronde ormai appassite; le fronde sono portate da sottili piccioli allungati, hanno forma a ventaglio e sono costituiti da segmenti nastriformi, di colore verde scuro, lucidi e papiracei.
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Gerbera jamesonii | È coltivata principalmente per la sua fioritura; la sua infiorescenza, simile a una margherita, è un capolino di 9-12 cm di diametro, con fiori di colore variabile a seconda della sotto-specie: rosa, rosso, arancione o bianco crema.
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Draceana fragrans “Massangeana” (tronchetto della felicità) | È una pianta tropicale, alta 2 m, dalla crescita medio-lenta e molto longeva; il fusto è legnoso, cilindrico; le foglie sono nastriformi, verde intenso, con disegni lineari bianco-argento o bianco-crema; è coltivata in vaso, come esemplare singolo o con altre piante.
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Hedera helix (edera Comune) | È una pianta mellifera, il cui fiore è bottinato intensamente dalle api; anche se comune, l’edera non è abbondante e la produzione di monoflora si ha solo in piccole aree.
Sansevieria trifasciata (lingua di suocera) | È una pianta alta fino a 80 cm, con foglie succulente spadiformi, di colore verde screziato con variegature giallo oro; ha crescita lentissima ed è molto resistente.
Per purificare l’aria di una casa da 100 m² si suggerisce di avere almeno dieci piante che “lavorano” silenziosamente, rendendo l’ambiente interno meno tossico per i suoi inquilini. Alcune delle piante elencate risultano dannose per animali domestici come gatti e cani ed è quindi necessario verificare prima le specie adatte a tutti gli abitanti della casa.
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