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La necessità di vivere il verde

Altri articoli

Ottimizzazione e innovazione: reinventare la zona lavanderia

La trasformazione degli ambienti domestici, soprattutto negli ultimi anni, porta con sé la necessità di ottimizzare anche il singolo centimetro senza rinunciare, però, alla funzionalità di ogni area della casa. Non fa certo eccezione, in questo senso, la zona lavanderia, che pur assumendo in sé notevole importanza corre il rischio di essere sacrificata, in termini di spazio, quando le metrature dell’abitazione sono contenute. In case compatte e in appartamenti moderni la gestione della zona lavanderia richiede dunque soluzioni ottimali, capaci di coniugare estetica e funzionalità: in questo articolo vedremo assieme diverse soluzioni per trasformare questo spazio in una vera e propria area operativa, sfruttando anche soluzioni verticali ed elementi modulari che si adattano alle diverse esigenze quotidiane.

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Giardini d’inverno: la natura che diventa architettura

Nel panorama dell’abitare contemporaneo, i giardini d’inverno si impongono come una delle soluzioni più ricercate e sensoriali, veri spazi ibridi che annullano i confini tra interno ed esterno trasformando la vegetazione in una componente architettonica viva e funzionale, capace di migliorare la qualità dell’ambiente domestico, ampliare la percezione dello spazio e riportare un frammento di natura nel cuore della casa.
Come accade per i tetti verdi, anche questi ambienti non sono elementi puramente estetici, ma ecosistemi integrati che contribuiscono a creare comfort climatico, benessere psicologico, regolazione dell’umidità, isolamento termoacustico e un aumento tangibile della biodiversità. Il giardino d’inverno si comporta come una veranda evoluta e intelligente: filtra il clima esterno, dilata visivamente gli ambienti abitativi e introduce piante vive anche in contesti urbani densamente costruiti, generando un rapporto più equilibrato tra architettura e natura. Nel contesto ticinese — caratterizzato da una forte densità edilizia ma anche da un ricco patrimonio paesaggistico — questi spazi diventano un’opportunità concreta per restituire qualità verde anche alle abitazioni compatte o oggetto di ristrutturazione, creando un collegamento continuo tra la casa e il paesaggio circostante.

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La necessità di vivere il verde!

di Auden Bavaro

Giornalista

La pandemia l’ha presa un po’ alla larga, ma nemmeno troppo: gli spazi in casa sono sempre più vitali, qualunque siano l’età e le abitudini di chi la vive. E uno spazio verde, seppur piccolo, è quanto mai il benvenuto. Un’oasi di pace e leggerezza, una piccola via di fuga dai problemi quotidiani, quasi un alveo pensato per rifuggire i cattivi pensieri e tenersi per sé la parte migliore, anzi quella più intima e personale. Progettare un giardino è divenuta ormai una necessità: anche se non si vive in campagna o in aree talmente grandi da potersi permettere le soluzioni più comode e smisurate, ricavare uno spazio verde all’interno della propria abitazione non è mai una cattiva idea. E non serve una metratura chissà quanto elevata: basta armarsi di fantasia e praticità, due buone qualità per rendere unico il proprio giardino fai da te.

LA PROGETTAZIONE HA LA SUA IMPORTANZA

A volerlo guardare con gli occhi di chi osserva, un piccolo giardino è anche e sopratutto un valore aggiunto per l’abitazione in cui si vive, poiché costituisce un’occasione unica per creare un angolo esterno raccolto e armonioso. Per prima cosa è necessario comprendere la tipologia dell’installazione che si andrà a realizzare, e soprattutto le dimensioni: se i metri quadrati sono limitati, mettere troppa carne al fuoco potrebbe risultare fuorviante e poco risolutivo. Il pericolo incombente è quello di riempire troppo le aree del giardino, con un effetto disordinato e di sovraffollamento.

Meglio andare sul pratico e sull’essenziale: piante e oggetti vanno disposti in ordine e nella giusta quantità, poiché solo in questo modo possono dare un senso di pace ed equilibrio. In fase di progettazione, suddividere bene le aree di intervento è certamente un consiglio utile per potersi muovere con disinvoltura, senza rischiare di caricare troppo la superficie. Anche perché lasciare un po’ di spazio tra un oggetto e l’altro è di fondamentale importanza per riuscire poi a seguire con attenzione ogni parte del giardino, poiché le piante necessitano di manutenzione ed è importante che possano es- sere raggiunte senza difficoltà, anche solo per essere innaffiate con regolarità e precisione.

L’ESEMPIO DEI GIARDINI ZEN GIAPPONESI

Ma quali sono i giardini fai da te che possono rispondere ai requisiti richiesti dagli inquilini di casa del terzo millennio.
Detto che i gusti sono sempre connessi alle esperienze personali, di sicuro la prima cosa da fare è dare una sbirciata a quel che da secoli vanno facendo in estremo Oriente. In Giappone infatti la cura del verde è un qualcosa di “sacro” (non lo è nella realtà dei fatti, ma ci va tanto vicino).

La cura con la quale vengono allestiti giardini e aree dove la natura la fa da padrona è maniacale, spesso persino sorprendente. Il carattere fondante di un giardino zen è l’armonia: proprio come l’anima necessita di essere del tutto collegata al corpo e alla mente, così anche le piante installate nelle aree curate dai giapponesi in qualche modo hanno bisogno di un ordine rigoroso che possa allinearle ai canoni della natura e della scienza. Spesso l’allestimento segue precise regole che hanno un determinato significato, che può andare anche a differenziarsi a seconda delle fasi della loro crescita, rappresentando in tutto e per tutto delle metafore dell’esistenza stessa di ogni individuo.

E per renderlo ancora più armonioso utilizza pietre dalla forma regolare o arrotondata, che danno un senso di quiete e di pace, oltre a prediligere un fogliame di colore verde, quasi a volerne rimarcare il carattere vitale che lo pone subito in relazione con il mondo che lo circonda. Oltre al pino giapponese, una pianta semplice che vuole il sole e che cerca la luce per poter diffondere il suo odore e la sua bellezza all’interno della stanza, non possono mancare i colori verde scuro delle foglie delle azalee e i suoi delicati e sgargianti fiori rosa, spesso immortalati soprattutto a primavera nell’atto della fioritura.

LA VERTICALITÀ È IL FUTURO DI CHI RICERCA SPAZIO

Nel mondo occidentale, specie nelle grandi città, di spazi per poter allestire il proprio giardino di casa spesso non ce ne sono a sufficienza. Anzi, spesso non ce ne sono affatto: il secolo scorso è stato deputato in buona misura al cemento e al proliferare di palazzine in ogni donde, e come tali le strutture rifuggono l’idea di ricerca del verde e del benessere dell’uomo a contatto con la natura, piuttosto promuovendo un semplice ideale di relativa comodità e spicciola attrazione abitativa (stare in città ha i suoi vantaggi a chi ama la movida o ha bisogno di starsene vicino al proprio luogo di lavoro).

Per questo nel tempo è maturata una precisa necessità dettata da spazi sempre più angusti, tali da suggerire di sviluppare dei veri e propri giardini in verticale. Il tutto adoperando la fantasia e cercando di trarre ispirazione di aiuole o vasi di legno o di pietra, posti a mo’ di scala per riuscire così a sfruttare le pareti delle abitazioni. Chiaramente ci si può sbizzarrire con colori e tipologie di vario genere, e questo renderà ogni allestimento variegato e molto personale, creando però anche un movimento all’interno della struttura che possa in qualche modo fungere da attrazione per chi la osserva.

UNA MAREA DI MATERIALI A DISPOSIZIONE

Vasi e pietre sono elementi essenziali per dar vita a un giardino che abbia una propria personalità e sappia offrire uno spazio in armonia con il contesto. E di materiali da utilizzare ce ne sono a iosa: legno e pietra sono i più comuni, talvolta messi a contrasto l’uno con l’altro, quasi a voler rimarcare una sorta di cooperazione mirata a rendere unico lo spazio esistente. Ma possono tranquillamente coesistere anche vetro, marmo, ottone, alluminio, ceramica e qualsiasi tipologia di materiale possa essere adatto a contenere piante o arbusti.

L’armonia dell’allestimento sarà figlia anche del modo con il quale di procederà nel posizionare ogni singolo materiale all’interno dell’opera, creando atmosfere ricche di armonia e suggestione.

Le forme che possono prendere sono a loro volta molto numerose: si va da oggetti concentrici ad altri a spigolo, oppure a quadrati, rettangoli, rombi e altre soluzioni più articolate. Ma le linee possono anche essere morbide e tondeggianti, quasi a voler ricreare un allestimento più dolce e meno impattante, per certi versi persino rilassante. In quel caso una soluzione ottimale potrebbe vedere l’impiego di piante di piccole dimensioni in grado di non disturbare troppo l’occhio e non prevalere su tutto il resto. Per rendere un po’ meno “monotona” la cromaticità dell’area, è possibile spezzare l’egemonia del verde con del pietrisco o della sabbia, poste anche in modi differenti, ma tali da tracciare dei veri e propri sentieri o delimitare il confine di aree volte a far risaltare le piante al loro interno.

Nel caso di allestimenti verticali, adagiando vasi ad altezze sfalsate sarà possibiLe ottenere dei giochi di luce e di colore tesi a vivacizzare l’intero spazio, e renderlo così unico agli occhi di chi l’osserva.

È possibile ricavare uno spazio verde all’interno della propria abitazione anche se non si ha a disposizione un’elevata metratura: con un po’ di fantasia e di praticità si possono ottenere ottimi risultati.

ORDINE, OMOGENEITÀ E BUON GUSTO

Ci sono infine altri elementi in grado di esaltare la bontà di un piccolo giardino: l’acqua è uno di questi, da utilizzare a mo’ di fontana o come piccolo ruscello (avete mai sentito parlare di “angolo di paradiso”? Ecco, lo spunto prendetelo da lì). Un tocco di romanticismo non guasta mai e anche qualche bella pianta rampicante, tipo quella che scendeva dal balcone di Giulietta mentre sotto Romeo la stava guardando innamorato, è una soluzione che potrebbe tornare utile, anche perché economica e tale da non richiedere una manutenzione esasperata, buona perché adattabile ad ogni temperatura e contesto. Al di là degli elementi selezionati, l’ordine e l’omogeneità della scelta di piante, materiali e progettazione è fondamentale per offrire un quadro d’insieme in grado di colpire l’occhio, ma anche e soprattutto di aggraziarlo. Razionalizzare gli spazi, garantire equilibri e non esagerare nei complementi è essenziale per raggiungere il proprio scopo, quello cioè di ricavare an- che in spazi angusti una piccola oasi di benessere e vitalità, rigorosamente a contatto con la natura

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