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Come progettare cucina e soggiorno nello stesso ambiente

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Ottimizzazione e innovazione: reinventare la zona lavanderia

La trasformazione degli ambienti domestici, soprattutto negli ultimi anni, porta con sé la necessità di ottimizzare anche il singolo centimetro senza rinunciare, però, alla funzionalità di ogni area della casa. Non fa certo eccezione, in questo senso, la zona lavanderia, che pur assumendo in sé notevole importanza corre il rischio di essere sacrificata, in termini di spazio, quando le metrature dell’abitazione sono contenute. In case compatte e in appartamenti moderni la gestione della zona lavanderia richiede dunque soluzioni ottimali, capaci di coniugare estetica e funzionalità: in questo articolo vedremo assieme diverse soluzioni per trasformare questo spazio in una vera e propria area operativa, sfruttando anche soluzioni verticali ed elementi modulari che si adattano alle diverse esigenze quotidiane.

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Giardini d’inverno: la natura che diventa architettura

Nel panorama dell’abitare contemporaneo, i giardini d’inverno si impongono come una delle soluzioni più ricercate e sensoriali, veri spazi ibridi che annullano i confini tra interno ed esterno trasformando la vegetazione in una componente architettonica viva e funzionale, capace di migliorare la qualità dell’ambiente domestico, ampliare la percezione dello spazio e riportare un frammento di natura nel cuore della casa.
Come accade per i tetti verdi, anche questi ambienti non sono elementi puramente estetici, ma ecosistemi integrati che contribuiscono a creare comfort climatico, benessere psicologico, regolazione dell’umidità, isolamento termoacustico e un aumento tangibile della biodiversità. Il giardino d’inverno si comporta come una veranda evoluta e intelligente: filtra il clima esterno, dilata visivamente gli ambienti abitativi e introduce piante vive anche in contesti urbani densamente costruiti, generando un rapporto più equilibrato tra architettura e natura. Nel contesto ticinese — caratterizzato da una forte densità edilizia ma anche da un ricco patrimonio paesaggistico — questi spazi diventano un’opportunità concreta per restituire qualità verde anche alle abitazioni compatte o oggetto di ristrutturazione, creando un collegamento continuo tra la casa e il paesaggio circostante.

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Tra i modelli storici di Poliform, la cucina Artex ha uno spirito contemporaneo che le finiture, costantemente rinnovate, valorizzano. È infatti il modello che offre la maggiore varietà di finiture. Disponibile presso Delcò Mobili di Sant’Antonino.


di Eleonora Castagnetta

architetto

Alla separazione netta degli ambienti si contrappone oggi in maniera sempre più evidente e necessaria una concezione di spazio fluido, con meno barriere possibili e con più versatilità.

Si privilegia l’idea di spazio polifunzionale, perché siamo portati a vivere la casa in modo più dinamico.
Un tempo la cucina si identificava con il fuoco come centro della casa, oggi la cucina è diventata uno strumento del soggiorno. È quel luogo informale e di aggregazione in cui è piacevole accogliere gli amici e cucinare insieme.

La cucina è oggi protagonista del progetto di un living proprio perché è il fulcro di ogni attività, in cui sono coinvolte spesso più persone, e non soltanto un ambiente da occultare e tenere chiuso.

Questa teoria è infatti evidente nei grandi ristoranti stellati, dove addirittura il cosiddetto “tavolo dello chef” – il più importante del ristorante – si trova proprio a stretto contatto con la cucina, per vedere, capire e partecipare.

Del resto in una società sempre più attiva nel condividere pensieri e immagini attraverso il digitale, perché dovremmo occultare uno spazio così prezioso? La nuova sfida è renderlo accattivante e allo stesso tempo minimale ed estremamente funzionale.

Questa integrazione degli spazi, se non progettata secondo alcuni accorgimenti, rischia di evidenziare solo alcuni difetti, come per esempio eccessivo rumore, confusione e disordine. Spesso si pensa che per integrare la cucina allo spazio del living basti scegliere una bella cucina con finiture più neutre possibile, ma questo non basta.

Alla base di tutto è necessaria una buona progettazione che parta dallo studio dello spazio, delle sue dimensioni, degli accessi e della luce naturale. Le componenti principali di un buon progetto possono essere riassunte in alcune chiavi di lettura da sviluppare e personalizzare secondo i propri gusti, ma soprattutto secondo armonia tra le parti.

Continuità

Il primo fattore da tenere in considerazione è la continuità degli spazi. È bello immaginare che la cucina possa essere vissuta mentre nel living succede qualcos’altro o semplicemente percepire che lo spazio in cui si sta lavorando abbia una dimensione che non coincide solamente con la cucina. Questo permette di ampliare la visuale e avere una percezione più contemporanea dello spazio.

Continuità non vuol dire necessariamente eliminare ogni forma di suddivisione, anzi può essere divertente sbizzarrirsi nella progettazione di pareti, vetrate, elementi scorrevoli con diverse texture o semplicemente pannelli o boiserie in legno a scomparsa.

Oggi l’elemento che segna maggiormente la fusione tra gli ambienti è l’isola o la penisola. Questo elemento bifronte dalle mille composizioni e misure è il vero fulcro che mette insieme spazio di lavoro con spazio di condivisione.

Nelle svariate formule si aggancia allo spazio del living, fungendo da bancone e spesso da tavolo di appoggio o principale. Inevitabilmente gli arredi che ruotano intorno alla cucina devono essere spaziosi e opportunamente dimensionati, per fare in modo che ogni cosa trovi il suo posto sia spazialmente che funzionalmente. Le cucine, così come sono concepite oggi, permettono a chiunque di lasciare ben pochi oggetti a vista e questo è determinante per ottenere uno spazio vivibile e ordinato.

SIA PER QUANTO RIGUARDA I COLORI, SIA PER LA SCELTA DEI MATERIALI, IL MIX VINCENTE SI BASA SUL NUMERO 3

Colori e materiali

Una buona armonia degli spazi non prescinde mai dall’uso dei colori. Sia che si prediligano le analogie, sia che si opti per i contrasti, è bene sempre partire dalla scelta di una palette. Nella maggior parte dei casi il bianco, i grigi e le tonalità neutre sono quelle che restituiscono più luce e quindi dilatano gli spazi, ma l’importante è che si crei sempre una certa continuità tra i colori della cucina e i colori dell’open space.

Cucina open-space, disponibile presso MV Design SA di Chiasso.

Quindi se il living è caratterizzato da tonalità neutre e qualche oggetto di arredo colorato, sicuramente ritrovare questi toni anche negli oggetti che caratterizzano la cucina determina coerenza. Cosi come è decisamente armonico lavorare sui contrasti, cucina bianca e living colorato, o lavorare sulle tonalità complementari. Non c’è una vera regola, ma la scelta di almeno 3 colori – compresi i neutri – è sempre vincente.

Oggi è molto in uso la tendenza di realizzare le cucine in tonalità scure o colori pieni, sicuramente una scelta che crea molta atmosfera se progettata a priori in concomitanza con la decisione di alcuni materiali, come ad esempio i serramenti o i pavimenti.

Lo stesso ragionamento vale per i materiali. La coerenza in uno spazio è data dalle scelte. Uno dei problemi principali spesso è capire a cosa rinunciare: magari si è portati a mescolare insieme spunti interessanti, ma che nell’insieme non funzionano.

Anche nel caso dei materiali il 3 è sempre il numero perfetto; uno è assai difficile da gestire, due creano classicità e ridondanza, tre materiali scelti bene all’inizio del progetto e sapientemente mescolati, secondo percentuali ben studiate, creano armonia e coerenza nello spazio finale.

Ad esempio creare continuità di materiale tra la cucina e alcuni arredi fissi della casa permette di alternare poi gli altri 2 materiali scelti in percentuali più piccole. Per citare un mix vincente: colonne e mobili della cucina laccati nello stesso colore del mobile TV o di una boiserie permettono di giocare in modo vincente con un ripiano in marmo dalle venature accentuate e un arredo sobrio e minimale. Tutto è personalizzabile e tutto deve essere a misura delle persone che vivono la casa, ma senza dimenticare mai le scelte iniziali nelle giuste percentuali.

Luce e illuminazione

La luce naturale di cui uno spazio è dotato e la scelta dell’illuminazione sono fondamentali. Lo studio della luce naturale permette di fare alcune scelte a priori; se lo spazio è piccolo oppure illuminato soltanto in poche ore del giorno, sarebbero sempre da prediligere le tonalità che restituiscono la luce oppure va considerata l’illuminazione artificiale come parte determinante del progetto. Anche nel caso dell’illuminazione la parola d’ordine è sempre mixare: una parte fissa con faretti o strisce led e una parte costituita da oggetti scultorei, come lampade dal design moderno, che caratterizzino lo spazio.

Lo spazio composto da cucina e salotto, senza barriere, offre un impatto visivo davvero impagabile, a patto che venga progettato da un professionista in grado di valutarne tutti gli elementi. Qui sopra: un esempio di progettazione con relativo disegno tecnico, in cui emerge chiaramente l’importanza di ogni singolo elemento e dello spazio abitativo.

Unicità

È fondamentale che ogni spazio abbia una caratteristica, un oggetto, una scelta che lo rendano personale, un’eccezione alla regola che faccia la differenza tra il mio e il tuo living. Molti ad esempio hanno la passione del vino e introdurre una parte di progetto che metta in risalto una bella collezione di bottiglie è sicuramente caratterizzante.

Oppure scegliere una cappa più scultorea o industriale rispetto a quelle integrate ai pensili può determinare un’inversione di priorità nell’approcciarsi al disegno dello spazio. È sempre determinante interrogarsi sui propri desideri e le proprie necessità, chiedendo consiglio a un professionista piuttosto che lasciarsi ingolosire da immagini patinate che, calate nel proprio spazio, perdono di significato.

Ogni chiave di lettura ci dimostra che non ci sono regole e formule esatte per ottenere uno spazio armonioso ed equilibrato, ma è fondamentale avere una visione generale di tutti gli aspetti estetici e tecnici. Sicuramente un progetto o semplicemente una consulenza con un professionista definiscono le tematiche principali e, entro i parametri utili stabiliti, danno la libertà di personalizzare il proprio spazio come si è sempre sognato.

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